Denti del Giudizio
La disodontiasi dei terzi molari, ovvero la mancata o incompleta eruzione dei denti del giudizio è una delle patologie del cavo orale che più frequentemente richiedono l’intervento del chirurgo maxillo facciale o comunque di specialisti che siano in grado di minimizzare eventuali rischi di complicanze e soprattutto di porvi rimedio qualora queste si verificassero.
L’intervento chirurgico che porta alla disinclusione ed estrazione dei denti del giudizio è un intervento molto delicato a causa delle possibili complicanze dovute alla localizzazione anatomica di questi denti ed al rapporto che questi hanno con strutture vascolari e soprattutto nervose.
Due sono le strutture nervose che possono essere lesionate in caso di estrazione del dente del giudizio:
- il nervo alveolare inferiore che passa all’interno della mandibola e quindi spesso in rapporto con le radici dei denti del giudizio inferiori. Questo nervo fornisce la sensibilità al labbro inferiore e alla gengiva dei denti nella porzione anteriore della mandibola.
- Il nervo linguale che passa in una zona anatomica medialmente al dente del giudizio inferiore e fornisce la sensibilità alla lingua ed al pavimento della bocca.
Particolare attenzione deve essere anche fatta all’arteria linguale che decorre insieme al nervo linguale è può essere lesa in caso di manovre estrattive incongrue.
La lesione di tali strutture determinerà un anestesia di metà del labbro inferiore e di metà della lingua (nervo alveolare e linguale) ed un sanguinamento di difficile controllo per quanto riguarda la lesione dell’arteria linguale.
Per quanto riguarda l’estrazione dei denti del giudizio superiori i rischi riguardano soprattutto la loro dislocazione, durante le manovre estrattive, all’interno del seno mascellare e della fossa pterigo-mascellare.
Tra le ulteriori complicanze sono descritte la frattura della mandibola che per fortuna è un evenienza molto rara ma qualora si verificasse richiede una pronta diagnosi ancor prima di un intervento riparatore.
Indicazioni all’estrazione
I denti del giudizio non vanno sempre rimossi, ma solo in quei casi in cui causano o si prevede che possano causare danni ai denti vicini, oppure se sono sede di patologie come carie, infezioni o cisti. Anche l’indicazione ortodontica e le interferenze occlusali con possibili disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare rappresentano un indicazione all’estrazione dei denti del giudizio.
Ovviamente per stabilire l’indicazione all’estrazione dei denti del giudizio ed il rapporto con le strutture sopra citate (nervi, seno mascellare) ci si avvale di esami radiografici mirati:
- Ortopanoramica
- TC dentascan o più recentemente TC Cone Beam
L’intervento chirurgico può essere effettuato in anestesia locale in ambulatorio odontoiatrico e dura da 30 min a 1 ora. Il decorso post operatorio richiede una terapia antibiotica ed antinfiammatoria, riposo domiciliare per 24-48 ore, una accurata igiene orale oltre che ad una alimentazione adeguata per i primi giorni.